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  • Il principio fondamentale
    • I principi fondamentali del Metodo Bates.

      Cosa c'è alla base della disfunzione visiva, quali sono le cause recondite, e come porvi rimedio.


    • Nota: la base del metodo è nel rilassamento del sistema visivo

      chiudi gli occhi e riposali, ricordando qualche colore che ti riesca di ricordare perfettamente, come il nero o il bianco. Tienili chiusi finché si sentiranno riposati... Ora aprili e guarda la prima parola o lettera di una frase per una frazione di secondo. Se sei stato in grado di rilassarti, parzialmente o completamente, avrai un flash di visione migliorata...




  • Nota: rilassamento

    Per Bates la vista è perfetta quando la memoria é perfetta, e la memoria è perfetta quando la mente é rilassata.


Nota: il metodo Bates effettua una riprogrammazione del sistema visivo.

L’impiego di queste tecniche permette di stimolare ed indirettamente di ristabilire l’impiego delle corrette abitudini visive. E’ questo l’unico modo per farlo, in quanto i processi della visione non sono controllabili in maniera volontaria.











Nota: il bio-feedback


Come rendere controllabile qualcosa che non lo è attraverso una sensazione di ritorno.
La tabella di Snellen o Ottotipo.



Nota: i "Microcaratteri"

Una stampa piccolissima stimola la "fissazione centrale" nel sistema visivo.


Il principio fondamentale

Da:

LA CURA DELLA VISTA IMPERFETTA MEDIANTE IL TRATTAMENTO SENZA OCCHIALI

Del Dr. W. H. Bates
Central Fixatio Publishing
New York

Su una tomba nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Firenze fu trovata un’iscrizione che diceva:
"Qui giace Salvino degli Armati, inventore degli occhiali. Possa Dio perdonargli i suoi peccati"
( Nuova enciclopedia italiana, sesta edizione).



Il principio fondamentale

"Non riesci a leggere bene? Noti che quando guardi la prima parola, o la prima lettera, di una frase non vedi meglio ciò che stai guardando; ma vedi bene altre parole o altre lettere, in modo migliore di quelle che stai guardando? Noti anche che più ti sforzi di vedere, peggio ci riesci?
Ora chiudi gli occhi e riposali, ricordando qualche colore che ti riesca di ricordare perfettamente, come il nero o il bianco. Tienili chiusi finché si sentiranno riposati, o finché la sensazione di tensione sarà completamente alleviata. Ora aprili e guarda la prima parola o lettera di una frase per una frazione di secondo. Se sei stato in grado di rilassarti, parzialmente o completamente, avrai un flash di visione migliorata o distinta, e l’area che vedi meglio sarà più piccola.
Dopo aver aperto gli occhi per questa frazione di secondo, chiudili ancora rapidamente, ricordando ancora il colore, e tienili chiusi finché li sentirai di nuovo riposati. Poi aprili di nuovo per una frazione di secondo. Continua questo riposo alternato degli occhi e dai un’occhiata alle lettere, scoprirai presto di riuscire a tenere gli occhi aperti più a lungo di una frazione di secondo senza perdere la visione migliorata.
Se hai problemi con la visione da lontano anziché con quella da vicino, usa lo stesso metodo con le lettere distanti.
In questo modo puoi dimostrare il principio fondamentale della cura della vista imperfetta senza occhiali. Se non ci riesci, chiedi a qualcuno che abbia una vista perfetta di aiutarti."

Con questa introduzione Bates vuole dimostrare il principio che la vista imperfetta è dovuta a tensione nel sistema visivo, e che la attenuazione di questo stato comporta l'alleviamento della vista difettosa. Per far questo ricorre alla memoria e alla immaginazione (vedere Cosa è il metodo Bates) e al "Non cercare di vedere" perché questo è possibile solo nel modo con il quale si è capaci di farlo, che se è fisiologicamente non corretto genera tensione e quindi vista imperfetta.

Per Bates la vista è perfetta quando la memoria é perfetta, e la memoria è perfetta quando la mente é rilassata.

Da queste rivoluzionarie scoperte e con le sue geniali intuizioni, egli ha sviluppato il suo metodo per "La cura della vista imperfetta mediante il trattamento senza occhiali".
In questa metodologia sono presenti anche delle tecniche pratiche, spesso impropriamente definite come "Esercizi".
L'impiego di queste tecniche non esclude il miglioramento di memoria ed immaginazione, ma oltre ad essere propedeutico a questi, lo facilita, in quanto i vari modi e gradi di rilassamento indotti dalle tecniche influenzano anche lo stato mentale.


L’insieme di tecniche conosciuto come "Metodo Bates".


Il Dr. William H. Bates ha concretizzato e reso fruibili le sue scoperte sulle modalità del funzionamento del sistema visivo, in un insieme di tecniche.
Tale insieme di tecniche è oggi conosciuto come "Metodo Bates".
L’impiego di queste tecniche permette di stimolare ed indirettamente di ristabilire l’impiego delle corrette abitudini visive. E’ questo l’unico modo per farlo, in quanto i processi della visione non sono controllabili in maniera volontaria.
La "riprogrammazione" del sistema visivo, effettuata utilizzando questo insieme di tecniche, sembra passare tipicamente attraverso due fasi.

Prima fase, di "rottura". Annunciata, spesso senza segni premonitori, da un lampo di visione nitida (clear flash), di entità e durata variabili. Alcuni soggetti riportano alcuni secondi di durata, altri addirittura ore. Alcuni un miglioramento lieve nella acutezza visiva (visus) altri di molte righe della tabella per la misura della acutezza visiva (tabella di Snellen). Questa fase rappresenta, idealmente, il primo "gradino" da salire per continuare sulla strada del miglioramento. E’ per questo che è importante. Fino a quando questo non si verifica, non si è giunti al punto dal quale "la mente" è in grado di dismettere le abitudini (scorrette) acquisite per divenire recettiva al cambiamento e permettere l’instaurarsi di nuovi "algoritmi" o patterns psicomotori nel sistema visivo.

Seconda fase, la "reimpostazione" del sistema visivo. Tale fase, che presenta alti a bassi, situati lungo una linea tendenziale costante di miglioramento, può protrarsi per un periodo di tempo anche lungo, che è funzione della corretta esecuzione delle tecniche, della costanza, ma anche, e soprattutto, della costante applicazione delle corrette abitudini visive durante tutto l’arco della giornata. É certo, comunque, che reimpostare non significa affatto riprogrammare in modo permanente. Per arrivare a quel punto occorre radicare in maniera stabile i nuovi pattern psicomotori nel sistema visivo.

L’insieme di queste tecniche, per praticità, è stato raccolto in questo sito in una sintesi: "Il metodo Bates in una conchiglia".

Ci sono oggi diversi approcci al miglioramento della visione.
Alcuni sono basati su metodologie di "bio-feedback". Si tratta sempre di feedback (o ritorno, in questo caso di un’indicazione di come si sta gestendo il sistema visivo, o, meglio, di come il sistema visivo stia comandando gli occhi.

Anche Bates sviluppò anche tecniche di feedback (il ritorno di informazioni sui risultati di una data azione).

Nel caso del metodo Bates il feedback è ottenuto per mezzo della tabella optometrica di Snellen, od ottotipo (è la tabella con caratteri a varie grandezze, utilizzata per il controllo della acutezza visiva). La sensazione di ritorno in questo feedback è data dalla variazione della percezione visiva della tabella stessa. Il parametro controllato dal proprio sistema sensoriale è il potere refrattivo dell’occhio attraverso il miglioramento od il peggioramento di quello che si vede. Trattasi quindi, in pratica, dello stesso principio utilizzato nelle tecniche di bio-feedback, utilizzato qui in modalità diverse ma equivalenti, e persino migliore per alcuni aspetti (la visione, in realtà, non è costituita solo dalla capacità di messa a fuoco).
Con un sistema di bio-feedback, si riesce a scavalcare direttamente la barriera dei riflessi accomodativi acquisiti e a permettere una loro reimpostazione. Tuttavia reimpostare non significa affatto riprogrammare in modo permanente.
Se già la mente aveva "dimenticato" una volta come gestire correttamente il processo della visione, in mancanza della rimozione delle cause, TORNERÀ PRESTO A "DIMENTICARLO". L’unico modo per evitare ricadute è quindi ristabilire le abitudini visive fisiologicamente corrette.


La tecnica principale ideata da Bates per reimpostare il sistema visivo nella visione da vicino (quasi sempre è dalle errate impostazioni applicate nel processo della visione da vicino che inizia a deteriorarsi l'istinto naturale della fissazione centrale e, di conseguenza, anche quella da lontano), è la lettura dei caratteri piccolissimi.

Ma, nonostante questa tecnica sia fondamentale nel metodo Bates, quasi nessuno la esegue!

Per caratteri piccolissimi si intendono quelli con una dimensione, o corpo del carattere, compresa tra 1 e 3 punti. Le misure più idonee sembrano essere quelle comprese tra 1,5 e 2,5 punti. Bates cita il "Diamond print" che equivale a circa 6 punti. Il "diamond print" era il carattere più piccolo utilizzabile per la stampa ai tempi di Bates. Egli, nelle sue tecniche, si serviva comunque anche di caratteri più piccoli, ottenibili solamente attraverso la riduzione fotografica.

Ecco un aneddoto riportato su entrambe le edizioni del libro di Bates:
"...Circa un anno dopo andai a trovarlo nel suo studio e gli chiesi come stava. Rispose che la sua vista era perfetta, sia da lontano che al punto prossimo. Riusciva a vedere le automobili che passavano sull’altra sponda del fiume Hudson e le persone che trasportavano, riusciva a leggere il nome delle imbarcazioni sui fiume, cosa che altri avrebbero potuto fare soltanto con un telescopio. Nello stesso tempo non aveva difficoltà a leggere i giornali e, a sostegno di quest’ultima dichiarazione, ne prese uno e lesse alcune frasi ad alta voce. Ero stupito e gli chiesi come ci fosse riuscito:
- Ho fatto quanto mi ha detto di fare, disse.
- Che cosa le ho detto di fare? chiesi.
- Mi ha detto di leggere la scheda di prova ogni giorno, cosa che ho fatto, e di leggere caratteri piccoli ogni giorno a luce bassa, cosa che ho pure fatto".

La lettura dei caratteri piccolissimi (Fine/Diamond print) è importante perché questi si possono distinguere solo se si legge utilizzando la "Central Fixation", la fissazione centrale o "centralizzazione". Nel metodo Bates la lettura dei caratteri piccolissimi è il metodo elettivo per stimolare e ristabilire la centralizzazione. Nei suoi libri sembra ci siano contraddizioni nella spiegazione di questa tecnica, ma, a ben vedere, non è così.
Considerando che la fissazione centrale è, secondo Bates, il fattore più importante, se non addirittura l’unico, necessario ad avere una visione perfetta, ne consegue che la lettura dei caratteri piccolissimi è la più importante delle tecniche del metodo Bates. Così come è la meno compresa e la meno applicata!
Da riportare, inoltre, che persone con miopia molto elevata, generalmente trovano la lettura dei caratteri piccolissimi estremamente rilassante.


Per una sintesi delle tecniche del "Metodo Bates" andare a: Il Metodo Bates in una Conchiglia