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      Le risposte ai vostri commenti e alle domande più comuni. Sottolineature importanti.


  • Il sole secondo Bates

    Sul primo testo Bates parlava dei bagni si sole effettuati ad occhi aperti.
    Questa sua posizione è in seguito totalmente cambiata. Qui e in "Il sole secondo Bates", del materiale utile ad evitare pericolosi ed inutili azzardi.

Le FAQ di fissazionecentrale.it

I vostri messaggi e le vostre domande più frequenti



Domande/risposte sul "Sunning" (Bagni di sole agli occhi).

Queste domande sono tratte da un sondaggio effettuato sulla mail list Visus (Vedi "Trova altri come Te"). Se ne riporta qui il testo con le considerazioni/risposte relative.

Per ulteriori vedere anche  nella sezione "Testi informativi" il testo:  Il sole secondo Bates

Tema del sondaggio. Sunning: Il sole può essere dannoso? Guardare il sole ad OCCHI APERTI durante la pratica del sunning (bagni di sole agli occhi) nella variante AD OCCHI APERTI può essere dannoso secondo te? Questo il tema di un sondaggio svoltosi sulla mail list "Visus". Tale sondaggio, che è stato anonimo, era inteso a stabilire l'opinione generale su questo argomento, per poter contribuire a chiarire meglio il tema.

1) Il metodo Bates (semplificando) si basa principalmente sulla cura fisiologica dell'occhio, che è, in sostanza, la parte "malata" e quindi da "curare". Ed il sole, con le sue virtù curative, è il principale mezzo per farlo. (Quindi il Metodo Bates NON si basa principalmente sulla "riprogrammazione" della mente e delle facoltà percettive).


Risposta: Il sole è si importante nel metodo Bates (come lo è nella medicina naturale), ma è una delle pratiche accessorie del metodo. La vera forza del metodo Bates è nella "riprogrammazione" del sistema visivo a mezzo delle apposite tecniche. Il sole può aiutare, secondo una ipotesi, anche attraverso la desensibilizzazione dei bastoncelli (più sensibili alla luce) stimolando la visione secondo la "fissazione centrale".

2) Il Dr. W.H.Bates conosceva l'esatta funzione dei vari recettori della retina (coni e bastoncelli).

Risposta: No. Ne conosceva l'esistenza ma ne ignorava l'esatta funzione. Con una formidabile intuizione egli era però certo della loro assoluta importanza ai fini della visione. In V.P.S.O. nel capitolo XI "FISSAZIONE CENTRALE" egli infatti scrive: "La funzione precisa di questi coni e bastoncini non è chiara; ma è un fatto che il centro della fovea, dove praticamente scompaiono tutti gli elementi a eccezione dei coni e delle cellule associate, sia la sede della visione più acuta. Allontanandosi da questo punto l'acutezza delle percezioni visive diminuisce rapidamente. L'occhio dotato di vista normale, però, vede bene solo una piccola parte di quello che guarda, e vede peggio tutte le altre parti in proporzione alla distanza dal punto di massima visione; e la perdita di questa fissazione centrale è un sintomo invariabile in tutte le condizioni anormali dell'occhio, sia funzionali che organiche."

3) Senza riferimento al sole, i recettori della retina (coni e bastoncelli) esposti ad una radiazione luminosa inusualmente alta o eccessiva (visibile e non), ammesso e non concesso che questa sia in grado di provocare danni, morirebbero tutti insieme con un danno quindi subito visibile/determinabile. (e quindi NON un poco alla volta. Es.: oggi ne ho persi lo 0,0057%, ieri ne avevo persi lo 0,0041%, questo anno ne ho persi in tutto lo 1,84%...)

Risposta: Il danno è progressivo, e non è quindi subito determinabile (vedi domanda 7).  Il danno, a carattere prevalentemente ossidativo, esiste, come esiste per la pelle e tutti gli altri tessuti del corpo, ne più ne meno. E dipende, oltre che dalla esposizione anche da fattori individuali, dalla alimentazione (apporto di antiossidanti, come le luteine, ad esempio), etc. Ma questo non significa che il sole sia dannoso. E' dannoso l'uso innaturale degli occhi, che può consistere nel fissare prolungatamente il sole ad occhi aperti come nell'indossare occhiali scuri! Ed è dannosa una alimentazione sempre più povera che, insieme ad altre errate pratiche di vita, privano il corpo delle sue difese naturali. Antiossidanti in primis. 

4) I recettori della retina eventualmente persi/danneggiati, si rigenerano continuamente. Quindi, in caso di lesioni, sarà possibile tornare indietro con appropriati trattamenti.

Risposta: Secondo la versione della scienza medica "ortodossa" il danno non è reversibile. Secondo altre scienze mediche "non ufficiali" una parziale rigenerazione potrebbe essere possibile. Ma comunque si affronti il problema, si tratta sempre di danni di una certa gravità che, anche nella più ottimistica delle concezioni, potrebbero essere recuperabili solo in parte.

5) Nel caso appaia una "macchia" ( in seguito alla esposizione al sole o ad altre cause) nel campo visivo, e questa scompaia poi spontaneamente nell'arco di qualche giorno, ciò significa che il problema è davvero sparito ( e quindi NON potrebbe essere "la mente" che compensa tale carenza di capacità visiva dell'organo occhio).

Risposta: La mente, come anche dimostrato da Bates stesso, è in grado di compensare eventuali danni alla retina "ricostruendo", come fa normalmente con il "punto cieco" (il punto della retina dove si attacca il nervo ottico e che non ha sensori fotosensibili o di immagine), la parte di immagine mancante. Il fatto di non percepire più un problema non significa che questo non esista più.

6) I casi di degenerazione maculare (senile e non) sono oggi trattabili con successo e anche guaribili (quindi NON è che possano essere solo rallentati o, al massimo, arrestati allo stato di degenerazione in cui si trovano).

Risposta: Come sopra scritto, secondo la versione della scienza medica "ortodossa" il danno non è reversibile. Anche se esistono casi dove sembra ci sia stata una regressione parziale del danno soprattutto attraverso metodi naturali (trattamenti con Gingko Biloba  e luteine).

7) Ipotetici danni da prolungata osservazione del sole ad occhi aperti: la retina rivelerebbe subito gli i danni subiti ad un esame esterno come l'esame del fondo oculare. Inoltre, i danni ai recettori della retina e alla struttura stessa della retina, sono soggettivamente immediatamente avvertibili tramite dolore e/o il deterioramento della capacità visiva.

Risposta: Un esame del fondo oculare è in grado di rilevare danni alla retina solo se questi sono di una certa entità. Danni non molto estesi oppure allo stato iniziale sono rilevabili solo con tecniche particolari. I danni sono comunque asintomatici, dal punto di vista tattile. Non si avverte cioè nessun dolore, al momento.

8) Sono del parere che la tecnica del  "sunning" (prolungato bagno di sole agli occhi) effettuata ad occhi aperti, è, in un occhio sano, assolutamente innocua (e quindi assolutamente priva di pericoli o controindicazioni).


Risposta: Questo sito è dedicato agli studi del Dr.W.H.Bates, e non è inteso all'approfondimento di tematiche che esulino dal contesto di elezione. Bates, come si legge altrove in questo sito, attraverso pubblicazioni successive corresse la sua impostazione iniziale riguardo al sunning. Se poi si vuole considerare la sua opera prima come testo sacro e dogma immutabile, quasi come fosse una religione, li si va in un settore di convinzioni strettamente personali.

9) Rispetto a secoli fa, poco o nulla è cambiato nella radiazione solare, e le capacità di difesa proprie del nostro organismo, anche in considerazione dell'apporto di nutrienti attraverso la dieta e al loro quotidiano utilizzo, sono almeno pari se non addirittura superiori.

Risposta: In alcuni paesi dell'emisfero boreale si verificano danni alla struttura dell'epidermide, causati dalle radiazioni solari, sconosciuti fino a poco tempo fa. Inoltre il numero dei casi di tumore alla pelle è in costante aumento. Secondo alcuni studi il contenuto di nutrienti presenti nei cibi è drasticamente calato con le odierne tecniche di agricoltura... Comunque, se guardiamo a questo per stabilire se il sunning eseguito ad occhi aperti può essere dannoso, forse stiamo perdendo tempo: basta leggere cosa ha scritto Bates stesso, sull'argomento.

10) Il Dr. W.H. Bates fino al 1931, 11 anni dopo la pubblicazione del libro "La cura della vista imperfetta...", ha sempre continuato a far praticare la tecnica del sunning eseguito ad occhi aperti, facendone continuativa menzione su varie pubblicazioni?


Risposta: No! Guardare nella sezione "Testi informativi" il testo  "Il sole secondo Bates" !

11) L'occhio, procedendo con gradualità, è in grado di adattarsi al sole aumentando la sua resistenza alla luce solare ed alle radiazioni solari (es. Ai raggi ultravioletti) proprio così come avviene per la pelle.

Risposta: Sostanzialmente falso. Il meccanismo di difesa della pelle è basato principalmente sulla produzione di pigmenti (melanina) che schermando di fatto l'epidermide sottostante, la proteggono dai raggi solari. Chi vive in zone con sole forte ha pelle scura, e, di contro, basta pensare agli albini o comunque alle persone di carnagione chiara: la loro capacità di adattamento, vista la assenza/scarsità di melanina, è bassa o addirittura inesistente (per questo le creme solari ad alta protezione possono risultare dannose!). Nell'occhio non si accumula pigmento. Non vi è melanina in abbondanza. Le resistenza dell'organo resta quasi la stessa, fatti salvi piccoli adattamenti (es. aumentata capacità di contrazione dell'iride). Aumenta la tolleranza ma non la resistenza. Il modo migliore resta una dieta ricca di luteine (Antiossidanti) e l'evitare comportamenti innaturali per i quali l'occhio non si è evoluto. (Nota: anche gli occhiali da sole sono innaturali!)



Risposte alle domande ricorrenti sul CD dei libri di Bates.

Che libri trovo sul CD?

Risposta: Sul CD ci sono entrambe le edizioni del libro di Bates. Quella originale e quella rielaborata da parte di Emily C. Lierman, sua moglie ed assistente. Sul sito si trovano dettagli e immagini del CD, ai link: http://www.fissazionecentrale.it/prefazionecd.htm e http://www.fissazionecentrale.it/bateslibro.htm
Tutte le versioni presenti (sono 3, anche quella che permette il confronto tra le 2 edizioni), sono già pronte per la stampa in 8 formati a caratteri piccolissimi (tecnica FONDAMENTALE del Metodo Bates) e, per curiosità, l'intero libro stampato nel formato più piccolo in corpo 1 occupa meno di 2 pagine, invece delle 130 a caratteri standard in corpo 10.

Quante pagine compongono il libro?

Risposta: Nella edizione originale è composto da oltre 310 pagine. Nel CD la parte a caratteri di dimensione standard occupa 128 pagine (64 fogli formato standard A4). La stampa a 2 pagine per foglio ne occupa 64 (32 fogli formato standard A4). La stampa a 4 pagine per foglio ne occupa 32 (16 fogli formato standard A4). La stampa a 8 pagine per foglio ne occupa 16 (8 fogli formato standard A4). Più è piccolo il carattere, meglio è. Visto che va fatto comunque, perché non unire l'utile al... necessario?

Nel CD trovo anche il libro "Storie dalla clinica"?

Risposta: "Storie dalla clinica" è un'altra cosa, è un libro scritto dalla Lierman e che illustra casi tipo. Non è presente nel CD. Grazie all'impegno di alcuni volontari, è disponibile gratuitamente,  sempre in formato elettronico.

Come posso ottenere il CD?

Risposta: Il Cd è disponibile per il download e per la successiva masterizzazione a propria cura. I dettagli su "Materiale: libri e risorse".


Ma... secondo te, funziona il metodo Bates?

"Nessuno puo' dirti a quale altezza potrai elevarti; neppure tu lo saprai, sino a che non avrai spiegato le ali".
Questa è una domanda ricorrente. Il metodo Bates è uno solamente, e quello VERO funziona. Altrimenti da tempo non se ne sarebbe saputo più nulla. E provare non costa niente, né ha effetti collaterali.
C'è da dire, come affermato da Bates stesso, che chi ha portato gli occhiali per anni si troverà di fronte a un percorso di rieducazione più lungo e difficile rispetto a chi non li ha mai portati. Così come per chi non riesce a farne a meno. Per questo prevenire sarebbe decisamente meglio.
E' però la motivazione che aiuta. Da questo e da un minimo di costanza dipende tutto. Mi è capitato di vedere persone che hanno avuto dei salti di accomodazione (e acutezza visiva) drammatici, così come ho visto gente urlare davanti alla tabella di prova o avere gli occhi lucidi per l'eccitazione. Ci sono però anche persone che hanno ottenuto benefici limitati o nulli, che però, da quello che ho potuto capire io, eseguivano le tecniche in modo parziale e saltuario. E magari annaquandole pure con fantasiose varianti.  Consiglio di dare un'occhiata a "Il metodo Bates in una conchiglia" come riferimento di base.
Per il resto, non è indispensabile studiare approfonditamente i testi di Bates o dei suoi collaboratori (devo dire anche che diffido molto dei testi successivi), basta un poco di fiducia in se stessi ed in quello che si sta facendo, non omettendo niente all'inizio. Ribadisco qui comunque l'importanza di microcaratteri e tabella di Snellen!
Io non sono un istruttore per il pubblico, e non intendo diventarlo. Un buon istruttore, che per molti è utilissimo, ha anche molte qualità umane, che spesso acquisisce con l'esperienza di anni. A me una cosa riesce particolarmente bene: ricercare. Ed è quello che sto facendo. Io non credo che chi abbia bisogno di migliorare in qualcosa abbia la continua necessità di sentirsi dire che qualcun altro è riuscito. Chi fa così continuerà a farlo sempre e le conferme non basteranno mai...
Provare non costa niente. E i propri risultati costituiranno lo stimolo e la motivazione. Occorre solo avere fiducia e non eliminare alcune tecniche solo perché al momento non se ne afferra il significato. Gli annunci di fatti "mirabolanti" li lascio agli imbonitori. Qui si è voluto costruire qualcosa, che non è un mercatino.